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autore
brano
 
Cicerone
De senectute, 4
 
originale
 
4. Scipio. Saepe numero admirari soleo cum hoc C. Laelio cum ceterarum rerum tuam excellentem, M. Cato, perfectamque sapientiam, tum vel maxime quod numquam tibi senectutem gravem esse senserim, quae plerisque senibus sic odiosa est, ut onus se Aetna gravius dicant sustinere. Cato. Rem haud sane difficilem, Scipio et Laeli, admirari videmini. Quibus enim nihil est in ipsis opis ad bene beateque vivendum, eis omnis aetas gravis est; qui autem omnia bona a se ipsi petunt, eis nihil malum potest videri quod naturae necessitas adferat. Quo in genere est in primis senectus, quam ut adipiscantur omnes optant, eandem accusant adeptam; tanta est stultitiae inconstantia atque perversitas. Obrepere aiunt eam citius, quam putassent. Primum quis coegit eos falsum putare? Qui enim citius adulescentiae senectus quam pueritiae adulescentia obrepit? Deinde qui minus gravis esset eis senectus, si octingentesimum annum agerent quam si octogesimum? Praeterita enim aetas quamvis longa cum effluxisset, nulla consolatio permulcere posset stultam senectutem.
 
traduzione
 
4 SCIPIONE. Spesso mi sono stupito insieme a Caio Lelio, qui con me, della tua saggezza eccellente in tutte le cose, o Marco Catone, e perfetta, ma soprattutto del fatto che non mi hai mai dato la sensazione di vivere la vecchiaia come un peso. Eppure essa risulta cos? odiosa alla maggior parte dei vecchi che, a sentirli, sosterrebbero un carico pi? pesante dell'Etna. CATONE. Non ? davvero un'impresa difficile, cari Scipione e Lelio, quella di cui sembrate stupirvi. Chi infatti non abbia dentro di s? risorse per vivere bene e felice subisce il peso di tutte le et?; chi invece trae da se stesso ogni bene non pu? considerare un male quel che necessit? di natura impone. La vecchiaia fa parte di queste cose pi? delle altre. Tutti desiderano raggiungerla, ma, una volta raggiunta, la investono di accuse: tanta ? l'incoerenza e l'assurdit? della stoltezza! Dicono che si insinui prima di quanto pensassero. Primo: chi li ha indotti a credere il falso? Forse che la vecchiaia subentra furtiva alla giovinezza pi? rapidamente di quanto la giovinezza subentri furtiva all'infanzia? Secondo: come pu? la vecchiaia essere per loro meno pesante se avessero ottocento anni anzich? ottanta? Quando infatti gli anni passati, per lunghi che siano, sono volati via, non c'? consolazione che possa mitigare la vecchiaia degli stolti.
 

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